Una passeggiata nel giardino d'inverno di Frédérique Lucien

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Dec 14, 2023

Una passeggiata nel giardino d'inverno di Frédérique Lucien

PARIS — Frédérique Lucien’s exhibition Jardin d’hiver at Galerie Jean Fournier

PARIGI — La mostra Jardin d'hiver di Frédérique Lucien alla Galerie Jean Fournier parla del suo continuo impegno sia con la rappresentazione scultorea del corpo (il più delle volte il suo) sia con le forme malleabili del mondo botanico. Lucien tipicamente opera all'intersezione tra pittura, disegno e scultura, e questa installazione ne offre esempi tutti. Un jardin d'hiver è un giardino d'inverno – un'orangerie, una serra o una veranda – un luogo che consente alle piante di crescere fuori stagione e fuori dal loro contesto normale. In questa mostra, Lucien disegna i contorni di forme naturali delicate e complicate: fiori intrecciati, baccelli, steli e foglie.

Queste forme vengono poi ritagliate da fogli di alluminio, ottone o rame: la loro dimensionalità viene appiattita e le parti sovrapposte vengono unite. L'uso del metallo trasforma l'astratta immaterialità di un disegno in qualcosa con un diverso tipo di presenza e fisicità: una forma piatta e rigida che può essere attaccata al muro individualmente o in gruppi, appoggiata sul pavimento e appoggiata ad esso, oppure sospeso in fila da un bar. È possibile utilizzare anche lo spazio negativo del ritaglio, il rettangolo metallico rimasto incornicia un'immagine della forma della pianta su un muro bianco. (Il rettangolo è spesso leggermente sollevato dal muro in modo che una sottile linea d'ombra scura della pianta diventi un altro elemento rappresentativo.) A contrastare la delicatezza delle opere in metallo tagliato ci sono grandi, sfacciati dipinti a collage di queste stesse forme piatte, in scala ed eseguito con vernici nere, bianche e metalliche, integrate da una serie di piccole gouaches ritagliate a motivi piatti e dai colori vivaci che utilizzano motivi vegetali simili.

Le sculture del corpo di Lucien operano in contrappunto al suo lavoro botanico bidimensionale. Come nel caso delle foglie e dei fiori, anche le immagini del corpo vengono rimosse dal loro contesto normale, sia in termini di forma che di visualizzazione. Lucien prende elementi isolati del suo corpo - un gomito, un ginocchio, un piede o le labbra - e li fonde in porcellana, con superfici opache o lucide in una gamma di colori, dai toni naturali della carne, al bianco assoluto, nero corvino, giallo o oro. Un’altra strategia di distanziamento oltre al troncamento e alla manipolazione del colore è la scala. Il processo di cottura della porcellana rimpicciolisce le forme, conferendo a questi oggetti l'inquietudine di una bambola. Questa stranezza è accentuata dalle loro modalità espositive, posizionate su piccole mensole a parete come in "Courbure" (2022), fissate direttamente al muro, come in "Bocca" (2022), o disposte, come carne, in una mangiatoia in legno ingrandita, o contenitore per la conservazione degli alimenti, come in "Cellier" (2022). A volte la parte del corpo è facilmente identificabile, ad esempio un piede; ma altre volte, come nel caso di "Courbure", la forma, in questo caso un gomito, sembra completamente astratta e simile a Brancusi.

Il lavoro di Lucien è molto più sovversivo di quanto sembrerebbe a prima vista. Prende le cose naturali che vengono ignorate o a cui viene prestata poca attenzione e le mette a fuoco: tagliandole, affettandole, appiattindole, ingrandendole o riducendole. Questo accresciuto atto di osservazione, la creazione di una grammatica visiva astratta di tipi, rende gli oggetti in questione insistenti e sfuggenti, proiettandoli come partecipanti in un atto di traduzione continua ma ambigua.

Frédérique Lucien: Jardin d'hiver continua alla Galerie Jean Fournier (22 Rue du Bac, 75007 Parigi) fino all'8 luglio. La mostra è stata organizzata dalla galleria.

Richard Kalina è un pittore e critico di New York ed è professore d'arte alla Fordham University. Ha scritto per Art in America, dove collabora come redattore, ArtNews e... More di Richard Kalina